Osteoporosi in menopausa, il dott. Berrino suggerisce la giusta alimentazione

“Vi do tutte le piante con i loro semi… così avrete il vostro cibo”. Inizia con questa citazione biblica il libro del dott. Franco Berrino Il cibo dell’uomo, di cui ci siamo già occupati (leggi articolo) riportandone gli aspetti peculiari della sana alimentazione.

Parla di alimenti specifici il dott. Berrino, medico, epidemiologo e direttore del Dipartimento di Medicina Predittiva e per la Prevenzione della Fondazione Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano, di cibi di cui erroneamente si eccede nel consumo, diventando causa di malattie tipiche della nostra società, come obesità, diabete, stitichezza infarto del miocardio etc.

“Anche il latte, che oggi in occidente è alimento quotidiano, dai più era consumato solo occasionalmente, perché non poteva essere conservato ed era facile veicolo di infezioni”.

Il latte non va necessariamente assunto dopo lo svezzamento. E’ questa la tesi sostenuta da Berrino il quale, sebbene riconosca la preoccupazione della “cultura medica” nei primi del ‘900, che ha spinto al consumo del cibo animale, e dunque di latte, per fronteggiare il grave stato di denutrizione che imperversava nelle campagne e nei quartieri popolari, d’altro canto non nasconde la  preoccupazione per l’eccesso di consumo che oggi si fa di questo alimento, “entrato in una spirale di interessi produttivi e commerciali che ha completamente sovvertito le tradizioni alimentari dell’uomo”.

Ne Il cibo dell’uomo, il dott. Berrino non nasconde critiche esplicite alla classe medica, di cui egli stesso fa parte, accusata di poca conoscenza della nutrizione e spesso avvezza ad una “visione troppo semplicistica dell’infinita complessità della natura e dell’organismo umano”. E’ il caso, per esempio, di alcune raccomandazioni comuni sul latte e latticini di cui si dice prevengano l’osteoporosi in menopausa perché alimenti ricchi di calcio.

“Quel che dovremmo sapere – si legge nel libro – è che la principale causa alimentare di osteoporosi non è la carenza di calcio, bensì l’eccesso di proteine animali che tendono ad acidificare il sangue”. Infatti, scrive l’autore, “non esiste un solo studio che abbia documentato che una dieta ricca di latticini in menopausa sia utile ad aumentare la densità ossea e a prevenire le fratture osteoporotiche” anzi, aggiunge, “alcuni studi hanno addirittura riscontrato che la frequenza di fratture in menopausa è tanto maggiore quanto è maggiore il consumo di carne e latticini”.

Come garantire l’apporto di calcio all’organismo senza eccedere con i latticini?

Berrino suggerisce una serie di alimenti: dal sesamo alle mandorle, dai cavoli e broccoli ai prodotti di mare, come alghe, ma anche il pesce (soprattutto pesci piccoli e le zuppe di pesce dove si mangiano anche le lische), senza dimenticare il pane integrale a lievitazione naturale e i legumi.