“…Ch’i Po disse: l’ottimo nell’arte di guarire può essere

realizzato quando vi è unità.

L’imperatore chiese: cosa si intende per unità?

Ch’i Po rispose: quando le menti della gente sono

ristrette e la saggezza è esclusa essi rimangono legati

alla malattia. Pure i loro sentimenti e desideri

dovrebbero essere analizzati e le idee dovrebbero

essere seguite; e allora diventa evidente che coloro i

quali hanno raggiunto spirito ed energia stanno

fiorendo e prosperando, mentre periscono coloro i

quali perdono il loro spirito ed energia…”

L’agopuntura nasce 5000 anni prima di Cristo, ha avuto origine lungo la valle del fiume Giallo, nella Cina settentrionale nel III millennio a.C.

Certamente diffusa e privilegiata come metodo terapeutico ben prima che fosse codificata in Nei Ching, “Il classico della medicina” attribuito al leggendario Huang Ti (2657-2596 a.C), ma in realtà comparso nel periodo fra il 475 e il 221 a.C. l’agopuntura si sviluppò fino a diventare, unitamente alla somministrazione di erbe medicinali, il sistema medico dominante del Celeste Impero.

All’inizio si trattava di una pratica primitiva mediante la quale si perforava la pelle con aghi di osso o di pietra. All’inizio della dinastia Jo (1000 a.C.) quando ci si rese conto della sua reale efficacia e fu possibile fare sottili aghi di metallo, divenne una pratica medica usata più regolarmente.

Secondo l’agopuntura tutti gli organi del nostro corpo sono collegati da linee chiamate meridiani, dove scorrono i flussi dell’energia del nostro organismo e del sangue. In questi canali fluisce il Qi (energia vitale).

Nella concezione tradizionale cinese lo stato di salute altro non sarebbe che la persistenza di un bilanciato flusso di energia lungo tutti i canali, e la malattia un Qi in eccesso o in difetto in un determinato distretto organico.

In particolare, poiché nell’energia vitale sono operanti due principi dinamici o polarità (Yin e Yang), tutte le forme patologiche sarebbero causate da una sbilancio localizzato di Yin e Yang.

Le malattie secondo questa ipotesi, si manifestano quando la circolazione dell’energia vitale, detta Qi, viene ostacolata. Compito dell’agopuntore è quello di ripristinare l’armonia inserendo degli aghi in punti ben precisi lungo i meridiani.

La sua opera consiste quindi nel formulare una precisa diagnosi con la determinazione della sede dell’alterato flusso di energia e intervenire per liberare i canali coinvolti, ristabilendo così un equilibrato flusso di energia. L’intervento terapeutico è affidato alla stimolazione di una serie definita di punti mediante aghi, ma intervenendo anche, in determinati casi, con la loro manipolazione manuale o elettrica.

La teoria e i principi su cui si basano le tecniche di agopuntura, risalgono ai tempi più remoti del grande Imperatore Giallo Huangdi (2698-2598 a.C.), leggendaria figura che ha ricoperto un ruolo di primo piano nella storia della Cina. A questo sovrano è attribuito il primo grande trattato scritto di medicina cinese: lo Huangdi nei Jing, il “canone di medicina interna dell’imperatore giallo”. Intorno al 210 a.C. Zhang Ji, considerato “il saggio della medicina”, impartiva lezioni ai suoi studenti riuniti nella grotte dei monti Quing Chang, nei pressi di Chengdu. I suoi insegnamenti erano ispirati a concetti di Taoismo e naturalismo. In un testo del 1026 vi è la descrizione esatta dei punti di Agopuntura e si fa cenno a una statua di bronzo in cui erano stati praticati dei fori in corrispondenza dei punti dei meridiani.

La statua veniva coperta da un sottile velo e gli studenti, per essere promossi agopuntori, dovevano infilare gli aghi nei buchi senza fare nemmeno uno sbaglio.

Principi dell’agopuntura

Si basa fondamentalmente su quattro principi fondamentali: il concetto di energia universale o teoria del Qi; la teoria dello Yin e Yang; la teoria dei cinque elementi e cinque movimenti; gli Zang Fu; la teoria dei meridiani principali come vie di trasmissione dello stimolo energetico; l’esame dei polsi come elemento fondamentale della diagnosi.

L’energia il QI

In Occidente la parola energia è sempre seguita da un aggettivo qualificativo: energia elettrica, energia atomica, energia termica, energia chimica…

Tutte queste energia, non sono altro che la manifestazione, il prodotto, dell’energia essenziale: essa è una, indivisibile, si manifesta sotto tutte le forme di energia conosciute e non.

L’energia essenziale è all’origine di tutti i fenomeni della natura, compresi quelli che fanno funzionare quella meravigliosa macchina che è l’essere umano.

L’energia essenziale è una, ma ha in se un dualismo: l’opposizione di due poli, negativo e positivo, indissolubili l’uno dall’altro e complementari.

Essa si manifesta in tutti i fenomeni della materia e della vita.

Per comprendere l’ampio significato del dualismo e dell’energia essenziale si usano i termini di Yin e Yang.

Il dualismo yin e yang

La bipolarità dell’energia essenziale da origine al movimento, alla vita generata dall’alternanza costruttrice dello Yin e dello Yang.

La contrapposizione armonica sviluppa il suo ciclo costruttivo e il suo ciclo distruttivo.

Vediamo prima di tutto attraverso alcuni esempi che cosa intendiamo per Yin e Yang.

Esempio: l’uomo è Yang in rapporto alla donna che è Yin.

YANG

YIN

Maschile

Femminile

Cielo

Terra

Uomo

Donna

Giorno

Notte

Sole

Luna

Positivo

Negativo

Caldo

Freddo

Espansione

Concentrazione

Dilatazione

Contrazione

Quando pensiamo Yang, pensiamo al positivo, al giorno, all’uomo, al caldo, all’espansione…

Quando pensiamo Yin, pensiamo al negativo, alla notte, alla donna, al freddo, alla concentrazione…

Noi occidentali abbiamo la tendenza a pensare in modo razionale, in modo aristotelico: “o tutto o niente” escludendo ogni relativismo, dogmatizzando ogni concetto, così è facile dire: l’uomo è Yang, quindi positivo, la donna è Yin quindi negativa; ma ciò sarebbe falso.

In un dualismo, uno dei termini è Yang solo in rapporto al suo termine opposto che è Yin, o negativo solo in rapporto al suo positivo.

Per spiegare meglio ciò che intendiamo per bipolarità YIN-YANG un grafico può illustrare meglio che lunghi giri di frase:

Questa figura rappresenta il perfetto equilibrio delle forze Yang o positiva e Yin o negativa.

Esse occupano ciascuna una parte uguale del disco.

La curva a forma di S fa sì che la parte Yang domini la sommità, mentre la parte Yin domini il fondo, dando origine ad una rotazione, ossia al movimento che ci darà le due seguenti posizioni:

Esse occupano ciascuna la metà della superficie del disco.

La sigmoide che la separa attribuisce la zona superiore allo Yang positivo e la zona inferiore allo yin negativo.

Questa contrapposizione provocherà una rotazione in senso positivo: sotto l’effetto di varie costrizioni tra lo Yin e lo Yang.

Lo Yang positivo avrà la tendenza a respingere lo Yin negativo.

La forza dominante Yang si rifletterà verso il basso (fig. 2 a sinistra) la forza Yin dominerà verso l’alto, mentre sarà a sua volta dominata alla base (fig. 2 a destra).

Le due forze diventano di volta in volta complementari e supplementari, creando così il movimento.

Queste figure mostrano come ogni eccesso in un dualismo può provocare un improvviso capovolgimento della situazione ed un eccesso contrario.

Dividiamo il cerchio in due parti uguali, per mezzo di una retta, i punti di incontro lungo la linea che taglia il cerchio non permettono alcun movimento, nessuna creazione, nessuna manifestazione di vita.

Questa figura potrebbe rappresentare il pensiero dogmatico razionale.

Ogni volta che si parlerà di dualismo, di contrapposizione, del principio Yang positivo, Yin negativo, dovremo ricordare le prime 3 figure. Esse ci mostrano come ogni azione che intraprendiamo provoca un effetto costruttivo che, a sua volta stimola una reazione costruttiva, e così via… come la vita comporta la morte, la morte comporta la vita.

E’ essenziale comprendere questo sistema dinamico che ci governa e tentare di non ampliare troppo gli estremi per equilibrare gli opposti, in modo da condurre la nostra vita fino al termine usando tutto il potenziale di energia essenziale ed evolutiva che ci è stato trasmesso alla nascita.

Osserviamo per esempio, il dualismo più evidente nella natura:

il caldo ed il freddo

Solo l’equilibrio di queste due energie Yang e Yin rende possibile la vita sulla terra. La loro alternanza contrassegnata dalle stagioni permette la creazione delle nuvole, della pioggia, la mutazione e la fermentazione. Una prolungata presenza dell’una o dell’altra compromette i raccolti.

Nell’uomo, l’equilibrio delle energie Yang e Yin permette il suo sviluppo armonico, mentre ogni eccesso dell’una o dell’altra porterà a disturbi e malattie.

Le fonti energetiche

L’uomo riceve la sua energia da varie fonti.

Prima di tutto trova nei suoi geni una certa quantità di energia ereditaria potenziale per assicurare la sua crescita e la sua riproduzione. Ma l’energia si esaurisce nel corso della vita e bisogna fare attenzione a non bruciarla troppo in fretta, per esempio con sforzi eccessivi in condizioni di stanchezza, o con rapporti sessuali in stato di ubriachezza.

Questa energia è potenziale perché i geni sviluppano la loro energia sotto lo stimolo di fattoti esterni. Come la ghianda in presenza della terra, della pioggia e del sole darà una quercia, i geni che contengono le caratteristiche fisiche e psichiche di ogni uomo vengono messi in movimento, sotto gli effetti degli ormoni, dell’aria, delle radiazioni, terrestri e cosmiche e dell’alimentazione.

La quantità dei geni non basta da sola a garantire la crescita e la salute se le fonti di energia esterne sono insufficienti (scarsa energia alimentare, ambiente poco salubre, insufficienza respiratoria…) persino la struttura dei geni può essere modificata.

E’ evidente che le deficienze o gli eccessi ormonali dovute a predisposizioni patologiche dovranno essere combattuti migliorando l’equilibrio delle energie esterne. A condizione tuttavia che la struttura genetica non abbia provocato fin dalla nascita modifiche insormontabili (esempio, mongolismo).

La teoria dei 5 elementi

L’energia essenziale, nel suo dualismo bipolare creerà dunque nel corso dell’evolversi delle due forze, situazioni diverse. Riferendoci all’esempio della polarità calda (yang positivo) e fredda (Yin negativo) ricorreremo all’alternanza delle stagioni che ci servirà da guida.

Nella filosofia cinese è la Regola dei 5 Elementi o meglio dei 5 Movimenti:

La primavera, l’Estate, l’Autunno, l’Inverno più la Terra.

La terra rappresenta il centro delle manifestazioni energetiche

La primavera, lo YANG rappresenta il caldo l’esteriorizzazione, inizia la sua curva ascendente, la terra si sta riscaldando lentamente, la vegetazione si va via via manifestando mentre lo YIN regredisce.

In estate, il caldo (YANG) raggiungerà il culmine e dominerà, mentre la vegetazione sarà nel suo pieno rigoglio.

In autunno, le due forze si equilibreranno nuovamente, ma la forza YIN (freddo) sarà in ascesa, le giornate (YANG) saranno più corte e le notti (YIN) molto più lunghe. Le piante perderanno le foglie e le loro energie si interiorizzeranno.

In inverno, il freddo (YIN) dominerà, l’energia delle piante sarà concentrata nella Terra (grano), l’acqua si cristallizzerà (YIN) in neve ed in ghiaccio.

Questa ciclica alternanza dell’Energia essenziale manifestata attraverso le stagioni rappresenta ciò che avviene nel corso della vita dell’uomo, soggetto all’influenza delle manifestazioni energetiche. Esse si estrinsecano con un succedersi di cicli che troveranno una risposta all’interno del nostro organismo, mentre questo si comporterà da emittente-ricevente, captando le più piccole manifestazioni energetiche dell’ambiente circostante e rinviandole nel nostro stesso circuito interno per sviluppare la dinamica della vita.

Ogni organo, ogni viscere nella sua funzione specifica troverà la sua collocazione nella legge cosmica dei cinque movimenti.

–      al primo elemento, PRIMAVERA, che è il movimento germinativo della natura, corrisponde nell’uomo la funzione locomotoria muscolare (movimento), con il fegato (glucidi) e la vescica biliare.

–        Al secondo elemento, ESTATE,   che nella natura è la crescita e la circolazione, corrisponde nell’uomo la funzione sanguigna e la distribuzione di elementi nutritivi da parte del cuore e dell’intestino tenue.

–        Il terzo elemento, TERRA, che ricopre le funzioni di maturità e di sintesi, è rappresentato nell’uomo dalla milza e dallo stomaco collegati al sistema nervoso, per la funzione di comando dei nervi e quella di sintesi.

–        Il quarto elemento, AUTUNNO, che nella natura è decomposizione e ossidazione delle scorie, è rappresentato nell’uomo dalla funzione respiratoria dei polmoni e dall’ossidazione delle scorie da parte dell’intestino crasso.

–      Al quinto elemento, INVERNO, che in natura è il riposo e la cristallizzazione, corrispondono nell’uomo la funzione ossea di calcificazione e la cristallizzazione per mezzo dei reni e della vescica.

Ogni elemento influenzerà il nostro organismo in un determinato periodo dell’anno in cui la coppia organo-visceri ad esso collegati assicurerà il predominio energetico dell’organismo.

Es. in Primavera il Fegato e la Vescica Biliare forniranno il massimo di attività energetica. Esamineremo le conseguenze che ciò potrà avere per il nostro equilibrio e la nostra salute.

La cronologia stagionale non è tuttavia la sola a manifestarsi.

Il ciclo quotidiano, delimitato da una stagione di 24 ore, influenza il nostro organismo con una predominanza energetica di ogni organo, in gruppi di due ore:

La pedola cinese

Ore del giorno

In queste due ore di attività in cui l’organo è all’apice della sua energia, se esso presenta una disfunzione, l’organismo manifesta segni di debolezza, con un aggravamento dei sintomi. Una buona conoscenza di noi stessi ci permetterà di percepire, nel corso della giornata, i momenti di maggiore stanchezza, vulnerabilità o disagio.

I CICLI

Ogni elemento, attraverso le stagioni e la cronologia quotidiana, imprimerà alternativamente un processo di accelerazione (YANG) o di concentrazione (YIN) energia all’organo. Queste manifestazioni dirigeranno tutta la nostra vita che, a sua volta, si troverà sotto l’influenza degli elementi che via via sosterranno e svilupperanno la nostra presenza sulla terra suddividendola in cinque periodi.

Prendendo in considerazione un equilibrio energetico perfetto, la durata della nostra vita dovrebbe aggirarsi sui 100 anni, suddividendosi nei cinque grandi periodi in seno ai quali l’elemento Terra compie una specie di ricambio energetico transitorio tra i quattro elementi.

Ogni periodo durerebbe un massimo di 20 anni ciascuno, e in esso la predominanza energetica sarebbe rappresentata da uno specifico elemento che ne caratterizza la tappa.

Questo ciclo è detto ciclo costruttivo o di produzione, o Sheng, e, anch’esso, come ogni cosa, trava la sua dinamica, il suo movimento in un ciclo di controllo, o ciclo Ko, che sarà responsabile delle differenze morfologiche e psichiche degli uomini.

Il ciclo Costruttivo/Sheng è uno costante per ogni uomo, tutti noi iniziamo la nostra vita allo stato fetale fino alla vecchiaia organica.

Il ciclo di Controllo/Ko elaborato nei misteri della genesi ereditaria sarà responsabile delle nostre differenze: morfologiche, psichiche, che influenzate dal nostro sistema di vita (alimentare, lavoro, contesto sociale, luogo di abitazione, educazione…) imprimeranno modifiche del nostro ciclo di controllo, accelerandolo, e riducendo così la durata della vita: così questa invece di essere 20 anni per ogni elemento, può a seconda dell’intensità d’intervento del ciclo di distruzione, ridursi a 10 o 15 anni.

Per capire meglio il procedimento colleghiamo ad ogni elemento un simbolo:

  1. elemento, PRIMAVERA, è collegato al simbolo LEGNO.
  2. elemento, ESTATE, è collegato al simbolo FUOCO.
  3. elemento, TERRA, è collegato al simbolo TERRA.
  4. elemento, AUTUNNO, è collegato al simbolo METALLO.
  5. elemento, INVERNO, è collegato al simbolo ACQUA.

Nel ciclo di costruzione si potrà dire:

–          il legno alimenta il fuoco

–          il fuoco alimenta la terra

–          la terra produce il metallo

–          il metallo fissa l’acqua

–          l’acqua alimenta il legno

Nel ciclo di controllo invece si dirà:

–          il legno esaurisce la terra

–          la terra assorbe l’acqua

–          l’acqua spegne il fuoco

–          il fuoco fonde il metallo

–          il metallo taglia il legno.

Tutto questo ci dà la seguente rappresentazione dei 5 Movimenti:

I meridiani tradizionali

Essi rappresentano la parte più importante della circolazione energetica e sono presenti in numero di dodici, bilateralmente.

Ogni meridiano principale è associato ad un organo o ad un viscere secondo la distinzione già operata in precedenza, e rappresentano l’espansione energetica esterna di questi.

È possibile classificarli secondo un criterio topografico e secondo la dinamica yin-yang come riportato nella seguente tabella:

Esame del polso

Con l’andar del tempo nella tradizione cinese l’osservazione del polso divenne la parte più importante della visita medica.

Ognuno degli organi e dei visceri, i meridiani e l’insieme della circolazione sanguigna sono riflessi a livello dell’arteria radiale e ognuno può essere valutato a livello del polso. Il polso, che viene esplorato da tre dita, presenta tre localizzazioni: superiore, centrale, inferiore. Per trovare la sede esatta di questi tre polsi, dapprima si localizza quello centrale a livello del processo stiloideo del radio, sopra il quale si applica il terzo dito; quindi si localizza il polso inferiore sotto a quello centrale e infine, a una distanza equivalente tra il polso centrale e quello inferiore, si localizza il polso superiore. A ogni localizzazione sono apprezzabili tre polsi: uno superficiale che corrisponde ai visceri Yang; uno medio e uno profondo che corrispondono agli organi Yin e al maestro del cuore. Il polso superficiale, che si apprezza mediante una leggerissima pressione, è denominato cielo, il medio uomo e il profondo terra. Inoltre, i polsi che si apprezzano sull’arteria radiale dell’arto di sinistra, denominati “incontri umani”, rappresentano gli organi facilmente influenzabili da emozioni esterne; quelli di destra, denominati “bocche di energia”, rivelano l’eccesso e la carenza di energia in organi e visceri.

Nel complesso, quindi, i polsi da esplorare sono sei, ognuno dei quali deve venire rivelato tre volte con pressione delle dita esploranti, forte, media e debole, per cui l’esame del polso può richiedere anche alcune ore. Si deve inoltre ricordare che l’esame poteva non limitarsi al solo polso radiale, ma anche a una decina di altre sedi. I caratteri del polso considerati nella medicina cinese sono numerosi: In Chang Chung Ching del 180 a.C. se ne discutono 27; ma nella normale pratica diagnostica se ne utilizzano di solito 8; rapido, lento, ampio, debole, incostante, teso, tardo, irregolare. L’esame del polso, consente di valutare le condizioni di flusso dello Yin e dello Yang e di localizzare la sede di ogni eventuale alterazione; non solo: secondo molti, l’esame del polso (le cui caratteristiche variano nel corso della vita e della stagione) consentirebbe di valutare, oltre alla sede della malattia, anche la sua prognosi.

Indicazioni terapeutiche

Le forme artritiche e reumatiche, i dolori osteoarticolari, lombalgia, sciatiche, cervicalgie ecc…sono i problemi più frequenti per cui l’agopuntura viene principalmente utilizzata, per lo meno in Occidente. Nei dolori ai muscoli e agli arti, l’agopuntura ottiene buoni risultati soddisfacenti nel casi di nevralgia del trigemino, sciatica, mal di testa e nel caso del “dolore all’arto fantasma”, così chiamato perché viene sentito su un arto che è stato asportato. Malattie da raffreddamento come la tosse, asma e pleurite possono essere trattate con l’agopuntura. La stimolazione di alcuni punti particolari sembra essere in grado non solo di alleviare ma anche di prevenire le malattie di raffreddamento. Per nausea, dolori addominali, vomito e stitichezza si ottengono risultati soddisfacenti, spesso senza bisogno di ricorrere a farmaci. Per i disturbi mestruali la tecnica è particolarmente efficace in caso di mestruazioni dolorose (dismenorrea), perdite irregolari o perdite bianche. Anche nei disturbi psicologici ed emotivi come la depressione, l’ansia e l’insonnia l’agopuntura trova applicazioni.

Controindicazioni

L’agopuntura è impotente in alcuni casi di alterazioni anatomiche irreversibili; in caso di tumore, l’agopuntura può tutto al più alleviare alcuni sintomi ma non può curarlo. In caso di lesioni di origine psicosomatica, come per esempio l’ulcera di tipo nervoso o da stress, la lesione può diventare reversibile qualora si ristabilisca l’equilibrio energetico ed emotivo del paziente.

L’agopuntura non può essere utile nei disturbi di origine genetica o quando la malattia dipende da caratteristiche individuali o familiari del patrimonio genetico. In caso di gravi disturbi psichiatrici, l’agopuntura in un primo momento provoca un aggravamento dei sintomi; la sua pratica potrebbe quindi risultare rischiosa in caso di depressione grave. Il National Istitutes of Hearth, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la British Medical Society che hanno stilato un elenco di patologie che possono trarre beneficio dall’agopuntura. Studi scientifici pubblicati su riviste come Lancet e British Medical Journal e le indicazioni di organismi come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attestano l’efficacia dell’agopuntura in determinate patologie.