VALUTAZIONE POSTURALE COMPUTERIZZATA DEL PIEDE E DEL CORPO.

 

L’esame computerizzato del piede ci permette di verificare l’appoggio sul terreno in posizione statica e dinamica.

Si valuta tramite pedana posturale computerizzata l’impronta del piede quando si trova fermo nella stessa posizione.

fig. 1

Nella fig. 1 si può notare l’impronta del paziente in posizione statica. Fisiologicamente l’impronta corretta di un piede in buono stato è quella in cui il tratto rosso è omogeneo sia a sinistra che a destra.

fig. 2

Nella fig. 2 si vuole far notare che il paziente in esame ha un appoggio più marcato sul piede di sinistra per ben il 54,1% del suo peso e il 45,9% sul piede di destra. Questo può avere più significati, come la sindrome della gamba corta a dx quindi sovraccarica la gamba di sx, può essere un disalineamento del bacino, può essere una sintomatologia dolorosa (come sciatica lato dx) ecc… Gli otto valori percentuali danno un significato più preciso delle zone sovraccaricate. Il valore che ha più significato è l’appoggio del 65,3% sui talloni quindi può significare un grosso affaticamento a livello della zona lombosacrale (esempio L5-S1) .

fig. 3

Nella fig. 3 invece è rappresentato il tempo in cui il paziente è rimasto fermo nella stessa posizione per i secondi prestabiliti. In questo caso per tutto il tempo del test il paziente è rimasto con un appoggio forzato sul piede di sx e si è mosso nella zona circoscritta con il cerchio.

fig. 4

Nella fig. 4 sono i risultati che il paziente porta a casa dopo l’esecuzione dell’esame.

fig. 5

Nella fig. 5 è sempre la stampa del risultato dell’esame con gli stabilogrammi podalici dei piedi.

fig.6

Nella fig. 6 è dimostrato lo svincolo occlusale. E’ un test che si propone ai pazienti con problemi mandibolari come male occlusione, rumori alla mandibola, estrazioni dentali ecc… Il test è stato eseguito prima ad occhi chiusi e poi con svincolo occlusale.

fig. 7

Nella fig. 7 invece è rappresentata la stabilità dei piedi con occhi chiusi e svincolo.

fig. 8

Nella fig. 8 è rappresentato in forma di stampa per il paziente le percentuali distribuite sui piedi e le correlazioni. Le correlazioni sono i risultati del paziente in posizione antero posteriore (A-P) e latero-laterale (L-L), le linee rosse sono i distretti in cui la persona ha maggiori problemi, e quindi devono essere modificati o tramite ortesi (solette) o manipolazioni osteopatiche.

 

VALUTAZIONE DEI PIEDI IN DINAMICA (in movimento).

Fig. 1

Nella fig. 1 si evidenzia la linea di carico in movimento. Fisiologicamente la linea deve percorrere il tallone, lateralmente esterno del piede, avampiede e alluce.

Fig. 2

Nella fig. 2 viene visualizzato un grafico che rappresenta il carico del peso corporeo e l’accellerazione del piede.

Fig. 3

Nella fig. 3 invece visualizza sovrapposti le medie dei grafici di forza dei due piedi per confrontare i due andamenti.

Fig. 4

Nella fig. 4 è un filmato che permette di analizzare dinamicamente l’andamento del passo.

Fig. 5

Nella fig. 5 è la stampa che viene consegnata al paziente.

Fig. 6

Nella fig. 6 è sempre una stampa che si consegna al paziente. Vengono visualizzate (le zone rosse) i punti di maggior contatto del piede sul terreno.

Fig. 7

Nella fig. 7 viene rappresentata la durata dei passi durante l’esame.

NATURALMENTE LE DISPOSITIVE INSERITE FANNO PARTE DEL 50% DI QUELLO CHE LA PEDANA POSTURALE PUò FARE. ESISTONO TANTI ALTRI TEST PER VALUTARE LA POSTURA DEL PIEDE.

 

Oltre alla valutazione del piede in tutte le sue forme in stabilità in movimento e con test specifici per riconoscere al meglio il piede del paziente (valgo, varo, cavo, misto…), ci accingiamo ora a riconoscere le asimmetrie del corpo in posizione ortostatica.

 

VALUTAZIONE POSTURALE DELLE ASIMMETRIE DEL CORPO

 

Nella visita posturale si esegue prima (dopo consenso informativo e privacy) la valutazione dei disturbi che la persona riscontra nello stato della visita.

Fig. 1

Nella fig. 1 è rappresentata una scheda importante, essa è la prima valutazione che si esegue alla persona interessata alla visita posturale. Da essa si riscontrano varie problematiche passate e presenti che si possono associare a tanti disturbi.

Fig. 2

In questa fig. 2 è la seconda fase della valutazione. Si effettuano delle foto (in questo caso frontale) dove si associano dei punti articolari che ci permettono di misurare le asimmetrie di dx e sx la lunghezza degli arti, la morfologia del bacino, dell?ATM, degli occhi ecc…

Fig. 3

Nella fig. 3 rappresenta la posizione posteriore della persona trattata. Anche in questa immagine vengono visualizzate le asimmetrie delle spalle, arti per stabilire l’atteggiamento delle gambe sui piedi, bacino e in principal modo la colonna in toto.

Fig. 4

Nella fig. 4 si visualizzano le asimmetrie nella posizione di fianco

Fig. 5

Nella fig. 5 sono rappresentate le correlazioni. Sono evidenziati in modo semplificativo tutta la valutazione sia podalica che con le foto posturali.

Fig. 6

Nella fig. 6 è rappresentata la stampa delle correlazioni che vengono consegnate al paziente.

La visita posturale è una documento valido ai fini medico legali. Viene eseguita per problemi posturali come appoggio podalico errato (come piede cavo, varo, valgo ecc…), disturbi relativi alla colonna (sciatica, lombalgia, cervicalgia) agli arti superiori ed inferiori, disturbi circolatori (come gambe gonfie ecc….).

Il documento stampato rilasciato può essere presentato ad altri specialisti come fisiatra, ortopedico, odontoiatra e medico generico.

Lo studio di Osteopatia e Posturologia inoltre in base ai risultati della visita può consigliare solette propriocettive galvaniche personalizzate per ogni paziente, può decidere di effettuare e consigliare esercizi posturali e trattamento di riequilibrio articolare per eventuali dismetrie degli arti e del bacino.

Per maggiori informazioni chiamare al numero 0833.532476 oppure tramite mail (clicca qui)

Ricorda…..il movimento è vita…..diceva A.T. Still.